Intervista a un noto ingegnere: chi è?
Ingegnere, come sta andando la sua ultima
avventura editoriale?
Sono abbastanza soddisfatto. L’ho appena detto anche
al nuovo Presidente USA, che mi ha telefonato per
chiedermi quando posso riceverlo per un incontro
molto informale.
Caspita…
Biden è una persona per bene e merita rispetto.
Farò in modo di vederlo entro l’anno o nei primi
mesi del prossimo.
Non poi così presto
Bè, tenga conto che Obama ha dovuto aspettare il secondo
mandato prima di essere ricevuto. E durante il pranzo ha
sempre parlato sua moglie. Lui annuiva e sorrideva.
Strana coppia.
Tornando ai giornali, le è dispiaciuto lasciare la sua
“creatura prediletta” dopo tanti anni?
Nessun rimpianto. Lo raccontavo proprio ieri sera, a Bonn,
ad Angela…
Scusi, si riferisce a “quell’Angela”?
Ovviamente. La Cancelliera mi chiede spesso consigli di tipo
finanziario ed economico. È una cara amica, peccato smetta.
Con suo marito, un tipo simpatico, ci divertiamo a giocare
a rubamazzo.
Le sta suonando il cellulare
Mi perdoni, devo rispondere. “Ciao Emmanuel…lo so che sei
preoccupato…no, tranquillo…sì, me ne occupo io…domani
scendo al Colle… no, quello lo cambiamo…esatto…poi ti
aggiorno… Sergio te lo saluto io”. Era un amico francese.
Era “quell’Emmanuel”?
Certamente. È agitato per com’è messa l’Italia.
Del resto stiamo facendo fare il Governo a uno che affiggeva
i manifesti per Bassolino a Napoli.
Sarà il primo esploratore della storia che perde la strada.
Se capisco bene, c’è un suo impegno diretto in questa crisi
Naturalmente. Ho anche dovuto lasciare in fretta il mio
amico Vlady.
Lo stavo aiutando ad arredare il suo nuovo appartamento,
quello sul Mar Nero. Piccolo, ma carino. C’è anche un bagno
dedicato al nostro Cavaliere: un pensiero carino, non trova?
Direi evocativo, soprattutto.
E come finirà secondo lei, questa crisi?
Come al solito: gli ultimi rimarranno ultimi e i primi resteranno primi.
Altrimenti perché dovrei occuparmene io?
Già