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CARO DIARIO MI SCRIVO pag. 2

D’abitudine il pomodoro si presenta rosso, qualche volta anche verde. Ma non per questo è di sinistra.

Anzi, venendo dalle Americhe, è più probabile che non lo sia affatto.

 

pomodoro che piange

A sinistra, un tempo

trovavi quelli che, con la schiena piegata 14 ore al giorno, lo raccoglievano mentre il sole gli cuoceva la testa e il caporale gli rubava quasi tutta la paga giornaliera.
Adesso le schiene continuano a piegarsi, il sole continua a cuocere le teste e il caporale a rubare quasi tutte le paghe: ma le schiene, le teste e le paghe, sono quelle dei disperati scappati dalla miseria e dalla guerra.

Solo il caporale è sempre lo stesso.
Così come la disperazione e lo sfruttamento che ne è l’immediata conseguenza.

La sinistra, invece,

per loro, è diventata un’indicazione stradale, un posto dove andare per non perdersi, ma non per salvarsi.

In Italia  il pomodoro arriva verso la metà del 1500,

sbarcando a Pisa alla corte di Cosimo de’ Medici. Ma sembra sia la Sicilia, grazie agli spagnoli, la prima a tramandarne le ricette.

I francesi, originali e libertini,

gli riconoscevano proprietà afrodisiache.

Forse anche per questo veniva consumato unicamente sulle tavole dei re. Sempre pronti, questi, a soddisfare vecchi e nuovi piaceri, consapevoli che i privilegi appartengono ai sovrani e quando si diffondono tra i sudditi, si trasformano in peccati.

Ma è soltanto alla fine del 1700 che,

dopo una lunga destinazione semplicemente ornamentale e curativa, si diffonde la coltivazione ad uso alimentare nell’Europa meridionale e quindi anche in Italia.
Si devono, poi, agli studi di Lazzaro Spallanzani, un gesuita di Scandiano (il paese di Prodi), le tecniche per una sua prima artigianale conservazione.

Ai tempi nostri,

nel consumarlo crudo nelle sue diverse sottospecie, cotto, trasformato in sugo, centrifugato, come base per un Bloody Mary o altro ancora, ne assumiamo i principi nutritivi a basso contenuto calorico e antiossidanti, ritenuti fra l’altro protettivi nei confronti del tumore alla prostata.
Ma quest’ultima proprietà, forse i reali libertini francesi ancora la ignoravano.
E il pomodoro, ortaggio (o frutto?), attraverso i secoli è arrivato nella disponibilità di ogni famiglia. Passando così da cibo esclusivo a cibo inclusivo alla portata di tutti.

Ma raccolto da pochi e sempre più indifesi

  • Democratico per chi lo mangia
  • un po’ meno per chi lo alza da terra.

Un pomodoro a due facce: una buona, l’altra feroce.