Molti ricorderanno quando da bambini si aspettava l’estate per correre a giocare nei parchi, nei giardini o nelle campagne…
…e quasi all’improvviso sulla pelle si manifestavano ponfi dal colore rosa pallido o rossastro decisamente pruriginosi e fastidiosi, sintomi da contatto fisico con l’ortica, la fiamma verde.
Urtica dioica L., nome scientifico dell’ortica, è infatti una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Urticaceae. Urtica dal latino urere, bruciare, incendiare.
Dove è nata, dove si è diffusa
- Nativa dell’Europa, dell’Asia, del Nord Africa e del Nord America.
- In Italia è molto comune e ampliamente diffusa;
- predilige come habitat terreni incolti, prati, boschi, terreni marginali e si adatta fino ad un piano altitudinale di 1800–2500 m.
Come riconoscerla
- altezza variabile dai 30 ai 120 cm;
- fusti eretti, striati, angolosi coperti da caratteristici peli urticanti;
- foglie ovate, lanceolate, con disposizione opposta, grossolanamente dentate ai margini ed anch’esse provviste di peli urticanti;
- fiori, giallo-verdastri, piccoli, unisessuali da cui deriva il nome dioica, con fioritura maggio-ottobre;
- frutti sono acheni contenenti un seme.
Fa bene all’organismo, ecco i suoi principi chimici:
FLAVONOIDI: potenti antiossidanti
- i principali in forma libera e/o glicosilata sono il canferolo, la isoramnetina e la quercetina.
- funzioni: depurare il fegato, rinforzare sistema immunitario e capillari, prevenire allergie, malattie cardio-vascolari ed infiammatorie specialmente quella della gotta, affezioni reumatiche da accumulo di acido urico nell’organismo, azione dermopurificante ed emolliente per malattie croniche della pelle come acne, eczemi ed infine protezione sulle pareti cellulari dall’invecchiamento e dallo stress ossidativo, processi da cui si generano i radicali liberi.
- dove: nelle infiorescenze e nel fogliame fresco
POLIFENOLI: assieme ai tannini
- hanno proprietà astringenti che bloccano colite e/o dissenterie restituendo la regolarità intestinale.
- I fenoli individuati sono l’acido scichimico, caffeico, ferulico e vari esteri dell’acido clorogenico.
- Dove: si accumulano nella radice e le piante spontanee ne contengono quantità superiori
OLI ESSENZIALI: di diversa natura chimica
- sono infatti presenti come esteri, alcoli e chetoni: i più importanti sono il 2-metil-2-epten-2-one, acetofenone e etilchetone e tracce di sostanze azotate ed aldeidi.
- Gli studi dimostrano che l’ortica ha effetti benefici sulle piante che le sono vicine, in particolare le piante aromatiche (ne aumenta il contenuto di oli essenziali), interessante in agricoltura biologica e nella biodinamica.
- Gli oli essenziali vengono estratti al tempo balsamico di raccolta, periodo dell’anno e/o dello sviluppo vegetativo ove codesti raggiungono la massima concentrazione, per le foglie in primavera e per l’intera pianta alla fioritura
- dove: contenuti nelle porzioni epigee della pianta
MUCILLAGINI: principi attivi che inglobano acqua e nell’ortica producono un film protettivo ad azione riparatrice e lenitrice delle mucose dello stomaco e del cavo orale.
ACIDI GRASSI:
- il più abbondante nelle foglie è l’acido linolenico mentre nei semi è l’acido linoleico;
- tuttavia la composizione lipidica media è di circa il 6,8% di acido palmitico, l’1,1% di acido stearico, il 3,6% di acido oleico, il 20,2% di acido linoleico e il 12,4% di acido linolenico.
- È stato dimostrato come alcuni enzimi dell’Urtica dioica inibiscono specifici tipi di prostaglandine e leucotrieni pro-infiammatori.
CAROTENOIDI:
- il β–carotene è il principale carotenoide nelle piante di ortica fresche diminuendo in quelle essiccate.
- Inoltre, vi è l’idrossi-carotene, la lutoxantina, l’epossido di luteina e la violaxantina.
VITAMINE e SALI MINERALI:
- ricche in vitamina A, C, B1, B2, B6 e K e minerali come calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio e sodio tuttavia stagioni e regioni di raccolta ne influenzano significativamente il contenuto.
- Acido folico e ferro stimolando la produzione di globuli rossi contrastano l’anemia;
- la ricchezza degli oligoelementi, contenuti nel fito-complesso dell’ortica, entra in gioco in casi di convalescenza o denutrizione come ricostituente e tonificante mentre la combinazione con ormoni vegetali accelera il metabolismo.
PROTEINE e AMMINOACIDI ESSENZIALI: le piante fresche di ortica contengono
- il 5-6% di proteine, soggette ad aumento con l’essiccazione per effetto concentrazione. Proteine altamente digeribili, alto contenuto in amminoacidi essenziali da assumere con la dieta
- tracce di creatina, un attivante degli enzimi della secrezione dei succhi pancreatici e della mobilità intestinale a prevenzione delle infiammazioni dell’apparato digerente, sono altri principi chimici ad azione benefica sull’organismo.
Effetti collaterali, irritazioni
- Foglie e fusti ricoperti da tricomi ovvero peli a rilascio difensivo di sostanze urticanti allorquando l’apice dei peli penetra nella pelle. La durata dell’irritazione varia da pochi minuti ad alcune ore e in soggetti ipersensibili anche giorni.
- I responsabili dell’azione urticante sono delle tossine presenti nel fluido quali acetilcolina, istamina, 5-idrossitriptamina o serotonina, piccole quantità di leucotrieni, acido formico, istamina e acetilcolina.
- La raccolta avviene con guanti e forbici tuttavia la pianta essiccata o l’immissione in acqua bollente comporta la perdita dell’effetto urticante.
Un uso smoderato dell’ortica può causare un eccessivo abbassamento della pressione per effetto diuretico tuttavia in soggetti affetti da ipertensione, gotta, disturbi urinari causati da ingrossamento della prostata e ridotta funzionalità renale o cardiaca si consiglia il consumo proprio per le capacità diuretiche.
Mangiare e bere con le ortiche
Si utilizzano come decotti, tisane, radice polverizzata e cotta nello zucchero creando così uno sciroppo. In commercio troviamo l’ortica in collutori, succhi, piadine, come spezia nella cucina mediterranea, pizze, risotti, frittate e ripieni.
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