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Natale, tempo di controlli. Operazioni straordinarie vengono predisposte in occasione di festività natalizie e pasquali e vacanze estive. Ma più che rassicurare spaventano i consumatori

Ultima in ordine di tempo è il sequestrato circa 1,5 tonnellate di pesce, prive di etichettatura e documentazione di “filiera” in violazione delle norme comunitarie e nazionali sulla sicurezza alimentare. Carabinieri del Comando Politiche agricole e alimentari, con l’ausilio dell’Arma territoriale, hanno controllato 50 operatori del commercio all’ingrosso delle province di Roma e Napoli.

L’azione del Reparto specializzato dell’Arma ha scongiurato che finissero sulle tavole dei cittadini alici, cernie, gamberi, merluzzi, spinarelli, triglie, pesce spada e pesce sciabola, di cui non si conoscono:

  • data di cattura,
  • modalità di conservazione
  • provenienza geografica
  • potenzialmente dannosi per la salute anche sotto il profilo igienico-sanitario.

La notizia dovrebbe tranquillizzare i consumatori. Ma che effetto fa l’annuncio di ulteriori controlli a tutela dei consumatori? Viene consigliato di porre attenzione all’etichettatura dei prodotti alimentari, verificando

  • ingredienti e coadiuvanti tecnologici che potrebbero creare allergie o intolleranze,
  • termine minimo di conservazione o data di scadenza,
  • paese d’origine o luogo di provenienza.

I consumatori, a questo punto chiedono di sapere dove è stata scoperta l’irregolarità ma temono, giustamente, che analoghe irregolarità possono trovarsi anche nella pescherie sotto casa!

LA MORALE. Enfatizzare i successi delle operazioni di controllo può sortire effetti contrari a quelli che si vorrebbe perseguire. I consumatori temono che, per ogni situazione negativa rilevata, ve ne siano almeno altre dieci che sfuggono ai controlli.