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Obiettivo,  ridurre il rischio per i consumatori, baby in particolare. Ma non esistono multe

  • Il rischio acrilammide nasce dalla cottura ad alte temperature di alcuni alimenti.
  • I più noti: patatine fritte, caffè, pane.
  • Frittura, cottura al forno e alla griglia e trasformazioni industriali effettuati oltre i 120°C provocano la formazione di acrilammide.

Dall’11 aprile 2018 chi produce alimenti a rischio (panifici, aziende, pizzerie e pasticcerie) dovrà adottare una serie di misure per ridurre i rischi per il consumatore. Lo prevede un nuovo Regolamento Ue 2017/2158 

Che effetti ha l’acrilammide?

Dove la trovi? Sono centinaia i prodotti a rischio pane e paste

  • patate fritte tagliate a bastoncino, altri prodotti tagliati fritti e patatine (chips), ottenuti a partire da patate fresche; patatine, snack, cracker e altri prodotti ottenuti a partire da pasta di patate;
  • pane;
  • cereali per la prima colazione
  • prodotti da forno fini: biscotti, gallette, fette biscottate, barrette ai cereali, coni, cialde, cracker, pane croccanti e sostituti del pane.
  • caffè, caffè torrefatto, caffè (solubile) istantaneo;
  • succedanei del caffè;
  • alimenti per la prima infanzia e alimenti a base di cereali destinati a lattanti e bambini nella prima infanzia definiti nel regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio;

 Cosa dovranno fare i produttori

  • valutare il pericolo acrilammide individuando i prodotti interessati e le fasi di trasformazione che possono determinare la formazione di acrilammide;
  • definire e  adottare misure appropriate per il loro controllo;
  • verificare l’efficacia delle misure adottate attraverso piani di campionamento/analisi di laboratorio.

E tu cosa puoi fare in cucina?

  • meglio cotture lente a bassa temperatura
  • attenzione al colore di fine cottura degli alimenti: è un buon indicatore della formazione di acrilammide. Non vi devono essere segni evidenti di imbrunimenti e/o bruciature.
  • Le patatine fritte, ad esempio, devono essere dorate e non marroncine. Idem per i prodotti cotti in forno (biscotti, patate, pizza e pane).

E sei vuoi saperne di più leggi questa guida della Regione Emilia-Romagna 

 Ma non esistono sanzioni

Questo è il problema: non esistono ancora sanzioni per i produttori inadempienti. In commercio troviamo un pò di tutto come rilevato pochi mesi fa dalla rivista Il Salvagente che ha condotto un sondaggio