Non sono pietre, ma boccioli di piante. Curano e prevengono
Si chiamano gemmoderivati. Il loro impiego sta aumentando in modo esponenziale anche in Italia (dopo il boom in Nord Europa) per curare e prevenire le malattie con le piante.
La gemmoterapia è una branca della fitoterapia che si basa sull’utilizzo dei tessuti embrionali in via di crescita come i getti, le gemme e le piccole radici avventizie di piante officinali.
Si assumono per bocca sotto forma di macerato glicerico.
Potenzialmente le gemme dei vegetali hanno al loro interno la futura pianta, sono ricche elementi, in quanto si trovano in fase di moltiplicazione cellulare. Contengono:
- minerali,
- acidi nucleici,
- vitamine,
- ormoni,
- enzimi
- oligoelementi.
Ecco alcuni fra i gemmoderivati più utilizzati:
Ribes nigrum per curare le allergie 
Questo rimedio naturale ha un’azione antistaminica e antinfiammatoria simile a quella esercitata dai cortisonici di sintesi, ma senza generare i fastidiosi effetti collaterali del cortisone.
Le gemme sono infatti ricche di olio essenziale, flavonoidi e glicosidi che stimolano le ghiandole surrenali alla produzione di cortisolo, un cortisone prodotto dal nostro organismo che aiuta a reagire alle infiammazioni.
Biancospino per regolare il cuore 
Molto utilizzato è anche il gemmoderivato di biancospino che ha effetti sulla tachicardia e in generale sui disturbi cardiaci grazie all’azione regolatrice del ritmo e della velocità del battito del cuore.
È consigliato in caso di palpitazioni, aritmie extrasistoliche, angina pectoris, spasmi cardiaci in genere.
Agisce anche come ipotensivo in quanto è in grado di regolare la pressione sanguigna.
Svolge azione cardioprotettiva per la presenza dei flavonoidi che contribuiscono alla dilatazione dei vasi sanguigni coronarici, con conseguente riduzione della pressione arteriosa.
Possiede infine una buona capacità di ridurre l’ansia e il nervosismo. Concilia il sonno la sera e non genera stanchezza di giorno.
Linfa di betulla contro i liquidi in eccesso
In gemmoterapia si utilizza molto anche la linfa di betulla (Betula verrucosa) per drenare l’organismo dai liquidi in eccesso e favorire la disintossicazione.
Questo gemmoderivato agisce sul sistema linfatico, che regola gli accumuli dei liquidi nei tessuti.
Prunus spinosa per eliminare le tossine 
Meno conosciuto, ma molto attivo è il gemmoderivato di Prunus spinosa. Stimola l’appetito, riduce i periodi di convalescenza e aiuta l’eliminazione delle tossine dal nostro organismo.
Per saperne di più:
- Mearelli F., Sgrignani M. (1995) Terapia moderna con tinture madri gemmoderivati e oligoelementi – Planta Medica edizioni
- Sarkova A, Sarek M. (2005) EAV and Gemmotherapy – Medicine for the Next Millennium? (technique as a means to link eastern and western medicine) IEEE Engineering in Medicine and Biology 27th Annual Conference (Pag: 4943 – 4946)