Anabolizzanti, estratti di tè verde e supplementi nutritivi multi-ingrediente (MINS) potrebbero causare danni epatici.
Dovrebbero migliorare salute e prestazioni fisiche eppure torna a suonare l’allarme sugli integratori. La rivista Hepatology fa il punto. E suggerisce di proibire o regolamentare meglio eventuali ingredienti pericolosi per la salute dei consumatori.
Consumi e danni epatici
- nei paesi occidentali cresce il ricorso a supplementi dietetici e di erboristeria (HDS) tra la popolazione bianca più attenta a seguire un sano stile di vita e una corretta alimentazione;
- aumentano in parallelo le segnalazioni di danno epatico indotto da HDS: un caso di epatotossicità su 5 negli USA
- Tra gli agenti più spesso implicati vengono annoverati gli anabolizzanti, gli estratti di tè verde e gli integratori nutritivi multi-ingrediente (MINS).
- Gli steroidi anabolizzanti, vecchia conoscenza dei body builders, tipicamente inducono una colestasi prolungata e un danno epatico autolimitantesi, con caratteristiche istologiche e laboratoristiche peculiari.
- estratti di tè verde: dal 2006 ci sono state oltre 50 segnalazioni in letteratura di danno epatico acuto con ittero (in genere a distanza di 1-3 mesi dall’inizio dell’assunzione dei supplementi).
- La maggior parte dei casi di danno epatico da HDS attualmente è dovuto agli integratori nutritivi multi-ingrediente; questo spesso complica l’inviduazione del componente responsabile dell’effetto indesiderato.
Europa e Asia, alcuni dati
- in Europa il consumo degli integratori è in crescita costante; in Spagna il 13% dei danni epatici indotti da farmaci è dovuto agli integratori.
- Una ricerca condotta in Islanda attribuisce agli HDS il 16% dei casi di effetti indesiderati epatici.
- Asia: i danni epatici da HDS sono il 70% del totale a Singapore, il 73% in Corea del Sud, il 19% in Cina e solo il 2,5% in India.
Difendere la sicurezza dei consumatori
- Secondo i ricercatori Usa un passo in avanti in termini di purezza e sicurezza degli ingredienti è stato fatto con una normativa più stringente dei prodotti da banco
- per individuare gli ingredienti dannosi è necessario sviluppare una sinergia tra medici, farmacologi e tossicologi.
- L’obiettivo di questo sforzo congiunto è quello di regolare in maniera severa gli ingredienti potenzialmente pericolosi con lo scopo di promuovere la sicurezza del consumatore.