- La senape è molto ricca di metaboliti secondari (fra i quali i glucosinolati) che interferiscono con la crescita delle piante infestanti e ne diminuiscono lo sviluppo.
- Rosmarino (Rosmarinus officinalis L.), menta (Mentha x Piperita L.) e lavanda (Lavandula angustifolia Chaix) crescono più vigorose se trapiantate su terreno sovesciato con la senape
- Prove svolte presso l’Università di Foggia hanno dimostrato che lo sviluppo vegetativo (in altezza e in larghezza) e la produzione di piante di Lavandula angustifolia Chaix, Rosmarinus officinalis L., Mentha x Piperita L. trapiantate su terreno sovesciato con Sinapis arvensis L. in fiore raggiungono valori maggiori
La crescita di alcune piante officinali, tra cui il rosmarino (Rosmarinus officinalis L.), la menta (Mentha x Piperita L.) e la lavanda (Lavandula angustifolia Chaix), è più vigorosa se in campo c’è anche la senape (Sinapis arvensis L.).
Sovescio con senape in fiore
Più precisamente, effettuando il sovescio* con la senape in fiore molte piante officinali manifestano effetti positivi rappresentati soprattutto da:
- un maggior sviluppo vegetativo
- una resa agronomica più cospicua.
Prove svolte presso l’Università di Foggia hanno messo in evidenza che lo sviluppo vegetativo (in altezza e in larghezza) e il prodotto raccolto di piante di Rosmarinus officinalis L., Mentha x Piperita L. e Lavandula angustifolia Chaix trapiantate su terreno sovesciato con Sinapis arvensis L. in fiore raggiungono valori maggiori rispetto a quelli evidenziati dalle stesse specie cresciute senza effettuare questa pratica agronomica.
I benefici della senape in sovescio
Tali risultati positivi sono da imputare a:
- maggiore disponibilità di sostanze nutritive,
- miglioramento della struttura del terreno,
- maggiore disponibilità di acqua
- minore competizione con le erbe infestanti.
Tra officinali e senape scatta l’effetto allelopatico
La minore competizione con le infestanti è amplificata dall’effetto allelopatico** del sovescio con senape. Questa specie, infatti, è molto ricca di metaboliti secondari (fra i quali i glucosinolati) che vanno a interferire con la crescita delle piante infestanti (diminuendone lo sviluppo).
Gli ambienti della senape
Sinapis arvensis L., detta anche senape selvatica, è una pianta erbacea annuale polimorfa, con apparato radicale molto espanso.
- Spesso cresce spontanea nei campi fino a 1400 s.l.m,
- si adatta bene negli areali mediterranei
- ha un ciclo breve, quindi si può inserire facilmente in una rotazione colturale come pianta da sovescio.
* SOVESCIO: pratica agronomica che consiste nel coltivare una specie vegetale per poi interrarla. Ha effetti positivi sul suolo e sugli organismi che vi vivono. Favorisce l’assorbimento di sostanze nutritive, contrasta il fenomeno della lisciviazione, migliora la struttura del suolo, proteggendolo dall’erosione, diminuisce la presenza di erbe infestanti, favorisce l’accumulo di sostanze nutritive.
** SOSTANZE ALLELOPATICHE: composti chimici tossici prodotti dalle piante per ostacolare la crescita di un’altra specie (detta anche competizione chimica). Molte piante liberano sostanze allelopatiche che inibiscono l’attecchimento o l’accrescimento di piante di altre specie intorno a loro.
Per saperne di più:
Feeney P.P., Whittaker R.H. (1971). Allelochemics: chemical interations between species. Science, 171 : 757 – 770
Miller D.A. (1996). Allelopathy in forage crop systems. Agron. J., 88: 854-859
Putnam A.R. (1988). Allelochemicals from plants as herbicides. Weed Technology, 2: 510-519
Rice E.F. (1984). Allelopathy. Academic Press, New York.
Seigler D.S. (1996). Chemistry and mechanisms of allelopathic interactions. Agron. J., 88: 876 – 885.
Swain T. (1977). Secondary compounds as protective agents. Ann. Rev. Plant Physiol., 28 : 479-501