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Finite le vacanze, troviamo il rapporto di  Efsa con un quadro aggiornato dei principali rischi alimentari in Europa. Dati 2015.

Sono 13 i casi segnalati:

  1. Intossicazioni derivate dal consumo di barbabietole crude in Francia;
  2. Sviluppo del batterio Vibrio spp nelle acque del Nord e rilevamento della neurotossina TTX nei molluschi bivalvi nel Regno Unito;
  3. nuovo virus influenzale in bovini e suini in Belgio;
  4. rischi da consumo di semi amari di albicocca   in Grecia
  5. Aumento dei livelli delle micotossine deossinivalenolo e zearalenone in Italia nel 2014;
  6. Dermatiti causate dal consumo di funghi shiitake crudi o poco cotti in Francia;
  7. Maggiore incidenza di Salmonella infantis nella carne di pollo in Croazia;
  8. Diffusione di enterobatteri zoonotici CPE / CPA in Finlandia;
  9. Riso artificiale di plastica nel Regno Unito;
  10. Focolaio del batterioYersinia pseudotuberculosis nel latte crudo in Finlandia;
  11. Fieno come alimento o additivo alimentare in Austria;
  12. Acido ossalico nei frullati verdi in Germania;
  13. Presenza naturale di bisfenolo F (BFP) nella senape in Svizzera. Su questo caso, l’Efsa ha sospeso la decisione se considerarlo o meno un rischio emergente.

Italia 2014, boom di Don e zearalenone sul mais e quindi sui suini

Il fenomeno riguarda il mais e alimenti per animali, con effetti negativi sulla loro salute, in particolare sui i maiali. La triste novità è che nel 2014 le micotossine sono state rilevate, oltre che nelle coltivazioni in quota con clima umido a fresco, anche nelle pianure del Nord Italia, dove si produce la maggior quantità di mais.

Ultimo, ma molto importante  allarme riguarda la possibilità che si siano sviluppate altre micotossine (le chiamano emergenti) la cui tossicità sarebbe scarsamente nota così come i metodi di analisi insufficienti a  rilevarle.