L’Efsa lancia l’allarme: si chiama riso di plastica, è made in China, si ottiene da un mix di patate, patate dolci (sotto forma di granelli di riso) e naturalmente…plastica (resine industriali).
Destinazione i mercati asiatici e, soprattutto, l’Africa. Siamo certi che non entri anche nell’Unione europea? Questo è il problema.
Ne parlano dal 2011 i media del Sud Est asiatico. Qualcuno diceva che era una bufala. Efsa l’ha inserito nella lista dei rischi alimentari emergenti per l’Europa. .
Come entra il riso cinese in Europa? Accompagnato da rapporto analitico che attesta che è ogm free e da una certificazione sanitaria che spiega come il riso è stato prodotto, selezionato, manipolato, confezionato e trasportato in linea con le buone pratiche di igiene.
Strumenti che dovrebbero essere sufficienti a proteggere i consumatori dal rischio di nutrirsi di plastica. Eppure il Regno Unito ha “stimolato” un approfondimento sul tema, in primo luogo per evidenziare la pratica, ma anche valutare la possibilità che il “prodotto” entri nell’Ue resta attraverso una triangolazione con di paesi terzi.
Le difficoltà nel rilevare la frode sono almeno due, ottenere informazioni dagli organi cinesi e utilizzare metodi di analisi adeguati a rilevare il “riso falso”.
Intanto anhe la FDA statunitense, l’agenzia di controllo per gli alimenti e farmaci, è a conoscenza del problema e sta monitorando il riso importato dalla Cina.