Cosa sai del canto di un grillotalpa? Che suono produce una cavalletta? Ricordi ancora quello di anfibi e uccelli?
Clicca sulle foto:
Si chiamano Bioacustica ed Ecoacustica le scienze che studiano i suoni prodotti dagli animali.
Discipline di frontiera, fra i temi centrali di Entomodena.
Cesare Brizio, collezionatore di suoni, ci guida alla loro scoperta.
È geologo nonché appassionato di natura. Ha registrato, e raccolto, i suoni di uccelli, insetti e anfibi. Un’incredibile raccolta di brani della natura.
Alle spalle 15 anni di macrofotografia: insetti e ragni delle province di Modena, Bologna e Ferrara.
E dalla fotografia è passato alla registrazione.
Dalle foto all’audio: registrare è meglio che fotografare?
- Udiamo i suoni tutto intorno a noi.
- L’approccio visivo consente invece di vedere solo di fronte a noi. Se non ci sono ostacoli!
Qual è il fascino del canto di un grillotalpa o di un grillo?
Difficile rapportarsi intellettualmente a 1 grillo. Dedicargli la stessa attenzione che diamo a un interlocutore umano.
Eppure porsi in ascolto di un vivente è molto importante: è uno dei messaggi che vorremmo lanciare a Entomodena.
La coscienza ecologica, ambientalista procede da una capacità di ascolto che abbiamo perduto.

GRILETTO CANTERINO-Oecanthus_dulcisonans. Canta dai cespugli e dalle siepi incrociando le ali (elitre). Photo: Cesare Brizio. Registrato a San Pietro in Casale (Bo)
Una caccia ai suoni tutta concentrate sulla biodiversità di casa nostra. Perché?
Per scoprire cosa abbiamo sotto il nostro naso. Sono un sostenitore della biodiversità:
- non tanto quella delle grandi aree tropicali, della giungla dove la biodiversità è più concentrata
- semmai la biodiversità dei nostri luoghi rispetto alla quale ci sentiamo spesso deresponsabilizzati come se fosse già degradata. Anche da noi la biodiversità non è disprezzabile.
Che segnali si trasmettono gli animali?
Messaggi molto semplici.
Non hanno bisogno del linguaggio nel senso umano del termine:
- non di lamentarsi,
- nè di descrivere le proprie emozioni,
- o di nutrirsi di quelle degli altri…
Rispondono alle grandi esigenze della vita.
E cosa si dicono?
- “Sono qui” per attirare la femmina
- “Mi piaci” quando la femmina è in vista
- “Vattene via” per cantare la rivalità tra maschi. Vale per insetti, uccelli e anfibi (anche le rane cantano…)

ROSPO SMERALDINO Bufo_viridis. Photo: Cesare Brizio . Nella sacca sotto la gola si accumula l’aria che fa vibrare per generare il trillo. È un richiamo sessuale.
A cosa serve l’approccio scientifico?
Provo a spiegarlo.
Cosa succede connettendo
- un dispositivo con gravi limiti strutturali,
- capace di ricevere una limitata gamma di segnali,
a uno strumento
- che serve a separarci dalla realtà,
- fornendone una versione asservita a una serie di esigenze soggettive,
- soprattutto di natura psicologica?
Di cosa stiamo parlando?
Lo sappiamo benissimo, stiamo parlando dell’orecchio e del cervello umano: forniscono una rappresentazione soggettiva, irripetibile, limitata e inaffidabile del mondo.
Ad esempio, le emissioni sonore potrebbero venir catalogate in modo antropocentrico, come
- “udibili”
- e “inudibili” (dall’uomo, si intende…),
E la maggioranza degli studi potrebbe riguardare fenomeni mutilati. La storia lo ha dimostrato…
Invece, per produrre risultati scientifici accettabili, è indispensabile una rappresentazione oggettiva dei fenomeni.

Cicalone Brachytrupes_megacephalus – Photo: Cesare Brizio Canta all’imbrunire per circa un’ora. Rilevato a Capo Pecora, Fluminimaggiore (CI)
Bioacustica ed Ecoacustica per superare i nostri limiti
Per ottenerla, due delle più importanti discipline di frontiera della ricerca naturalistica, la Bioacustica e la Ecoacustica (Ecologia acustica) debbono innanzitutto sormontare
- sia i nostri limiti e preconcetti percettivi,
- sia la selettività e l’ineducazione della nostra attenzione.
E come si fa?
Per riuscirci, si raccolgono campioni acustici mettendo in gioco speciali protocolli e particolari tecnologie di registrazione, senza trascurare l’ “inudibile”.
La cosa più strana è che quanto di più soggettivo esiste, l’empatia, sopravvive a questo processo straniante.
Appuntamento a Entomodena
“Bioacustica, dallo stupore alla conservazione” è lo slogan di Entomodena. Perché?
Il titolo allude:
- sia al rinnovarsi di un profondo coinvolgimento a ogni registrazione, a ogni finestra aperta sull’universo della comunicazione animale,
- sia al crescente valore per la conservazione di ambiente e biodiversità delle discipline bioacustiche.
Cosa troveremo a Entomodena?
Aneddoti, ascolto di suoni di insetti, uccelli, anfibi, casi di studio e presentazioni tecniche. Si svolgerà un workshop didattico a ingresso libero:
- diretto a semplici curiosi, a principianti ma anche a esperti
- ospitato alla Polisportiva Saliceta San Giuliano
- il 13 Aprile 2019 tra le 9.30 e le 16.30.
Vi aspettiamo numerosi.
Tutti i dettagli su www.entomodena.com.