Più sana è la dieta, più sprecano il cibo
Consumano più frutta e verdura, ma ne sprecano in grande quantità: quasi mezzo kg al giorno a testa.
Eppure seguono una dieta più sostenibile: frutta e verdura non aumentano la produzione di CO2 né utilizzano mangimi (per produrre le proteine della carne),
Sono i consumatori statunitensi. Tra il 2007-2014 hanno sprecato circa 150.000 tonnellate di cibo al giorno pari a 422 grammi di cibo per persona al giorno
Lo racconta uno studio pubblicato dalla rivista PLOS ONE, che analizza la relazione tra
- spreco alimentare,
- qualità della dieta
- sostenibilità ambientale.
Uno spreco alimentare ancor più grave in quanto finisce nella pattumiera cibo prodotto con grande impiego di energie quali, terreni particolarmente fertili, acqua per l’irrigazione, concimi e pesticidi oltre ad oneri per spese di raccolta, condizionamento, lavorazione e trasporto.
I ricercatori stimano che gli sprechi alimentari corrispondano al 7% del raccolto totale negli Stati Uniti e 4,2 trilioni di galloni di acqua di irrigazione ogni anno.
Di 22 gruppi alimentari studiati, ecco gli sprechi:
- frutta, verdura e piatti a base di frutta e verdura mista (39% del totale)
- prodotti lattiero-caseari (17%)
- piatti a base di carne e carne mista (14%).
Come ridurre lo spreco? 
Aumentare la conoscenza dei consumatori su alcuni aspetti:
- su come preparare e conservare frutta e verdura
- sulla differenza tra abrasione e deterioramento.
- revisione delle date di vendita e di scadenza degli alimenti riportate sulle etichette oggi poco comprese dai consumatori.