L’Europa ha rivisto la soglia di rischio per il contaminante 3-MCPD. Reni e fertilità maschile ora sono al sicuro…bambini a parte. E poi ci sono altri contaminanti
L’olio di palma non fa più male? Se ne parla in questi giorni.
In realtà cosa è successo? Efsa (Agenzia comunitaria per la sicurezza alimentare) ha:
- ri-valutato gli effetti nocivi a lungo termine di 3-MCPD, uno dei contaminanti dell’olio di palma
- utilizzato un nuovo metodo di calcolo, ma gli stessi dati
- raddoppiato la soglia di sicurezza
Cosa è 3-MCPD?
Un contaminante che si sviluppa durante il processo di raffinazione di alcuni oli vegetali, soprattutto l’olio di palma. Era sospettato (Efsa 2016) di avere effetti nocivi su:
- reni
- fertilità maschile.
Cosa è cambiato dopo l’aggiornamento dell’Efsa?
Cambia il livello di consumo tollerabile per l’organismo umano:
- sale a 2,0 μg/kg di peso corporeo
- finora era di 0,8 μg/kg di peso corporeo (Efsa nel 2016).
In pratica, due volte e mezzo la soglia precedente. Ciò permette a Efsa di dire che 3-MCPD:
- ora è privo di rischi per reni e fertilità maschile negli adulti
- ma esiste un potenziale problema di salute per i forti consumatori di età più giovane (biscotti, merendine, snack).
- i neonati nutriti esclusivamente con latte artificiale potrebbero lievemente superare il livello di sicurezza.
Perchè questo nuovo parere?
- Ha voluto tener conto di un’altra soglia di sicurezza per 3-MCPD, 4 μg/kg di peso corporeo, fissata da JECFA, gli esperti di additivi delle Nazioni Unite. Questa soglia è il doppio di quella fissata da Efsa e Oms.
- Anche l’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) aveva alzato il livello a quello attuale dell’Efsa. A febbraio 2017.
Le dosi giornaliere tollerabili (DGT) di 3-MCPD
EFSA 2017 | 2,0 |
JECFA 2016 | 4,0 |
EFSA 2016 | 0,8 |
* μg/kg (microgrammi per chilogrammo) di peso corporeo
Restano da valutare altri contaminanti pericolosi
Insomma, il principio di precauzione non ha prevalso: invece di abbassare ulteriormente il limite si è preferito aumentarlo fino a toccare la soglia di rischio massimo.
Intanto l’Efsa deve ancora esprimersi su altri contaminanti presenti negli alimenti, in particolare negli oli vegetali raffinati ad alte temperature:
– glicidil esteri degli acidi grassi (GE), sono genotossici (possono danneggiare il Dna) e cancerogeni. Per tutte le fasce di età. E nel latte artificiale la concentrazione è fino a 10 volte.
– 2-MCPD
Vietato indicare “senza olio di palma”?
Qualcuno sostiene che, fra non molto, potrebbe essere anche vietato indicare in etichetta “senza olio di palma” in quanto:
- si tratta di una menzione né salutistica, né cautelativa
- ma solamente denigrativa e calunniativa
In fondo l’olio di palma ha tanti pregi conclamati e nessun difetto altrettanto conclamato e soprattutto unanimemente accertato…!