Con gli acidi grassi si invecchia meglio (+ 20%). Una ricerca durata 23 anni.
Più pesce ricco in omega-3 se vuoi invecchiare in buona salute.
È una conferma e arriva da studio durato oltre 20 anni condotto da Heidi Lai della Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University di Boston.
Anche se gli studi sugli omega-3 restano controversi.
Una ricerca lunga oltre 20 anni
Questo ultimo studio è durato quasi 23 anni: dal 1992 al 2015:
- età media del campione: 74 anni
- partecipanti: 2.622
- rilevati 46 tipi di acidi grassi omega-3
- ancora una ricerca basata sui diari alimentari dei soggetti? No, lo studio ha utilizzato dei biomarcatori per misurare la concentrazione degli omega 3 nel sangue.
Tra gli acidi grassi Omega 3 rilevati:
- acido eicosapentaenoico (Epa) presente soprattutto nel pesce
- l’acido docosaesaenoico (Dha) soprattutto nel pesce
- l’acido alfalinoleico (ALA) soprattutto in noci, semi e verdure a foglia verde
Cosa hanno scoperto i ricercatori?
Quale acido riduce di più il rischio di invecchiare male (non sani)? Ecco i risultati:
- rischio inferiore del 24% in anziani con le più alte concentrazioni di Epa
- riduzione dal 18% al 21% con Dha alias negli anziani con le più alte concentrazioni ematiche.
- Invece l’acido alfalinoleico (ALA) non avrebbe effetti sull’invecchiamento attivo.
Quindi, meglio i grassi del pesce perchè, secondo lo studio,
“I grassi provenienti dal pesce reagiscono in modo diverso ai processi nel corpo umano rispetto ai grassi di origine vegetale (es. noci e semi di lino)”
Perché gli omega-3 allungano la vita?
Come spiegano i ricercatori l’effetto degli omega 3? Contribuiscono a regolare:
- la pressione
- la frequenza cardiaca
- l’infiammazione
Invecchiamento sano significa una vita…
Invecchiare in buona salute vuol dire:
- senza malattie croniche
- con funzioni fisiche e mentali intatte.
Secondo l’Oms, tra il 2015 e il 2050, la popolazione mondiale che avrà superato i 60 anni, raddoppierà dal 12% al 22%.
Una buona ragione per .
- mettere a punto buone diete.
- incrementare la produzione di pesce che, in realtà sta calando.