Rapporto Coop 2017, non solo vendite sugli scaffali. Ma un’istantanea su nuovi italiani, nuovi consumi e nuove ossessioni. Come quella della salute
C’è ripresa, pare
L’economia italiana prova a rialzare la testa spinta dall’export, ma con molti divari sociali. Secondo il rapporto Coop 2017
- un italiano su 4 è a rischio povertà: il 29% contro il drammatico 35,7% della Grecia.
- il Pil aumenta: +1,5% nel 2017
- i consumi pure: l’anno 2017 si chiuderà con un + 1,2%
- calano tuttavia i risparmi e salgono ancora i prestiti.
L’immigrazione fa boom 
- ricerca del termine “immigrati” in rete: + 107% sul 2012.
- di questo passo, tra 50 anni, un residente su 3 sarà straniero; tra i giovani, gli immigrati saranno la maggioranza.
- crescono i matrimoni misti: il 12% delle nozze nell’ultimo anno; il 20% nel Nord Est.
Italiani ossessionati dalla salute
- solo per la cura del corpo spendono circa 10 miliardi di euro all’anno
- quando la cosmesi non basta si ricorre alla chirurgia estetica: siamo nella top ten mondiale
- gli italiani hanno abbandonato la religione tradizionale: il 53% cerca nuove forme più soft di spiritualità: buddismo, yoga, vegan.
- A partire dai più ricchi, sono sempre meno interessati al consumo ostentato e ipertrofico
- la casa e l’istruzione dei figli rimangono prioritari,
- rinunciano a tutto per viaggiare e trovare nuove esperienze (anche spirituali) nel tempo libero.
La nuova dimensione ascetica 
Gli italiani 2017 sembrano aver perso per strada molti desideri.
- Fumano di meno
- bevono di meno
- amano di meno: -10% il calo del desiderio sessuale negli ultimi 15 anni e quindi -6% la spesa per profilattici
- mantengono solo una passione per il gioco d’azzardo: quasi in 30 milioni ma siamo tra i 4 popoli che perdono di più al mondo dopo giganti in materia come Stati Uniti, Cina e Giappone.
Esplode la gig economy, l’economia dei lavoretti
Tra le forme di lavoro più innovative il Rapporto Coop 20017 ha esaminato in via sperimentale alcune forme di economia dei “lavoretti” (affitto di camere, freelance, vendita di prodotti artigianali, trasporti alternativi ecc). La “gig economy” se opportunamente regolamentata può diventare un’utile integrazione al reddito per le famiglie.
Dalle pantofole all’ossessione sportiva
Gli italiani mantengono anche primati assolutamente positivi:
- sono filantropi e generosi (4,5 miliardi di euro il monte delle donazioni)
- continuano ad essere il popolo più sano al mondo (dopo di noi gli islandesi e gli svizzeri)
- paradossalmente scende la percentuale di coloro che si sentono in buona salute: dal 66,7% del 2010 all’attuale 65,8%.
- fra 50 anni spicca il dato di incremento dell’aspettativa di vita, circa 6 anni in più in confronto ad oggi
- e la decuplicazione dei centenari nei prossimi 30 anni (sono già 17.000 nel 2017).
Aiuta questo processo la ripresa della pratica sportiva arrivata al suo massimo storico.
L’italiano “sportivo da divano” lascia il posto al runner o al ciclista nemmeno tanto amatoriali:
- oltre il 25% pratica sport con continuità
- oltre 39.000 italiani hanno partecipato nell’ultimo anno ad almeno una maratona.
La salute prima di tutto e il cibo come elisir e terapia oltre che come piacere
E’ il nuovo mantra degli italiani a tavola:
- il 46% pensa infatti che i superfood siano un modo per trattare e prevenire le malattie,
- per un intervistato su tre la loro assunzione è addirittura alternativa alle medicine tradizionali
- più di un italiano su 3 si fa dettare la dieta alimentare direttamente dal proprio medico (o dal naturopata) piuttosto che dal produttore o distributore.
I “cibi terapeutici” (superfood ma anche dieta sirt e prodotti assimilabili)
- valgono oramai il 10% dei consumi alimentari
- crescono il doppio della media (+5% l’ultimo anno, i superfood l’8%.
Superfood che scendono e superfood che salgono
Quelli ritenuti più healthy e comunque anche gustosi al palato sono:
- polvere di maca (il 100% ritiene che abbia proprietà salutistiche,
- semi di chia (75%),
- bacche di acaj (69%)
- bacche di goji (68%).
Si sono arrestate le vendite di:
- aglio nero (-37%)
- kamut (-24%)
- soia (-3%)
Effetto sostituzione nella gdo a vantaggio delle varianti più salutari
- cede terreno il latte uht (-4,6%) in favore di quello a alta digeribilità (+174,4%)
- le uova di galline allevate in batteria (-8,2%) a favore di quelle allevate a terra (+15%).
Surplus di prodotti considerati benefici
- crescono gli integrali, i senza glutine, i senza lattosio.
- “senza olio di palma”, un caso mediatico, il giro d’affari registra un +13,5%
- mangiamo la stessa quantità di carni rosse e bianche chiudendo un divario fino ad oggi storico: 19 kg pro-capite annui.
#Foodporn, 130 milioni su Instagram 
Ma se il cibo torna di moda mutua proprio dal fashion altre caratteristiche. Diventa così
- esperienza da vivere, estetica da condividere (130 milioni i risultati indicizzati su Instagram alla parola #foodporn),
- rappresentazione della propria identità individuale (vegan e non solo….)
- sperimentazione (le scelte alimentari sono sempre più fluide e stagionali).