In America un’overdose di notizie alimentari e salutistiche confonde i consumatori. Ma dopo i 50 anni tutto cambia
Lo dice l’indagine su cibo e salute di Ific (International Food Information Council) condotta on line su un campione di 1002 americani dai 18 agli 80 anni.
Troppe news fanno male alla salute? Gli americani rispondono
– Troppe news contrastanti sull’alimentazione 78%
– incertezza sulle scelte alimentari 56%
Cercano salute, ma non la trovano
Il segnale inquietante è che l’informazione si traduce in scelte sbagliate per la dieta e la salute
- Quasi tutti i consumatori (96%) cercano alimenti benefici per la salute: perdita di peso, salute cardiovascolare, energia e buona digestione
- Ma di questi solo il 45% saprebbe associare un singolo alimento a tali benefici. Ad esempio:
- solo il 12% ha associato le fonti di acidi grassi omega-3, come l’olio di pesce, alla salute del cuore
- tutti cercano benefici energetici, meno del 5% sa che li può ottenere dalla caffeina
La “rete sociale” dei consulenti nutrizionali: famiglia e amici
Perché tanti consumatori sono confusi? Forse a causa dei cattivi consiglieri: sei consumatori su 10 (59%) seguono i consigli di amici e familiari a proposito di cibo e diete .
Gli inganni mentali
L’alimentazione è sbagliata anche per colpa della percezione della salubrità. Ad esempio:
– la stato del cibo (fresco, congelato, in scatola),
– il luogo di acquisto ,
– la lunghezza dell’elenco degli ingredienti
– il prezzo
Ad esempio, fra prodotti nutrizionalmente identici, i consumatori credono che
- che un prodotto fresco sia più sano di quello in scatola
- che un prodotto fresco sia più sano di quello congelato.
- che un prodotto che costa di più è più sano
Dai 50 in su: le generazioni guidate dalla salute 
Con l’invecchiamento, cambiano le esigenze nutrizionali e le diete. Gli americani di età compresa fra 50 e 80 anni sono il segmento in più rapida crescita demografica.
Ecco il loro identikit alimentare:
- Sono più sicuri nelle loro scelte. Solo il 47% ha dubbi sulle scelte alimentari contro il 61% di quelli tra i 18-49 anni.
- Utilizzano meno fonti di informazioni per decidere cosa mangiare o evitare.
- fanno meno riferimento ad amici e famiglia come fonti (40% vs 23%).
- sono più propensi ad adottare e mantenere comportamenti alimentari sani.
Le scelte alimentari dei 50-80 rispetto ai 18-49 anni:
- riduzione dei grassi saturi (75% contro il 57%);
- meno alimenti salati (71% contro il 59%);
- più cereali integrali (70% vs 62%);
- porzioni più piccole (68% contro il 59%);
- no al latte crudo oppure sì alle alternative a basso o nessun grasso (60% vs 50%).
Tuttavia, l’interesse degli americani per ridurre il peso cade drasticamente al crescere dell’età:
- al 40% tra quelli 18-34,
- 38% dai 35-49,
- 23% tra i 50-64
- 28% tra i 65-80.
All’opposto la ricerca di cibi con benefici cardiovascolari aumenta con l’età:
- 11% di età 35-49
- 23% di età 50-64.
Quali sono gli alimenti giudicati più sani?
- vitamina D (88%),
- fibre (87%),
- grani integrali (84%),
- proteine di origine vegetale (72%)
- acidi grassi omega-3 (71%).