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Crescono malati veri e immaginari. L’importanza della diagnosi medica. I pericoli del fai-da-te

Dilaga lo spettro del glutine e della celiachia. Lievitano i consumi di prodotti gluten-free.

Ma quanti sono i disordini correlati al consumo di glutine? Almeno tre:

  • celiachia ovvero intolleranza al glutine
  • allergia al grano cioè a proteine diverse dal glutine
  • gluten sensitivity o sensibilità al glutine (non celiaca). Sintomi simili ai primi due, diagnosi più complicata. A volte confusa con ansia o depressione.

Si tratta spesso di malati immaginari  Lo conferma un’indagine condotta dal Policlinico Gemelli di Roma. Su oltre 400 persone giunte all’ambulatorio di Patologie dell’assorbimento intestinale del Presidio Columbus-Gemelli nel 2016 e convinte di essere celiache:

  • la maggior parte era affetta da una banale sindrome del colon irritabile.
  • i veri celiaci rientravano nella media nazionale: l’1%.
  • circa il 20-30 % dei “presunti celiaci” era allergico al grano 
  • il 25-30% delle richieste era per presunta sensibilità al glutine o gluten sensitivity: quasi tutti avevano colon irritabile. Ma un 20% poteva nascondere condizioni immunologiche poco note secondo il report del Policlinico.

I primi dati sulla gluten  sensitivity, circa  circa  il 6% della popolazione, si basano su studi  epidemiologici  eseguiti  negli  Usa. In Italia scendiamo intorno all’1% della popolazione  (studio epidemiologico coordinato dall’Università  di Bologna).

Riconoscere la sensibilità al glutine non è semplicissimo: sempre più proteine causano irritazione intestinale (oltre al glutine). Il boom di autodiagnosi e terapie fai-da-te complica l’ulteriore iter diagnostico.

Il consiglio è quello di seguire le direttive scientifiche del Ministero della Salute che pochi conoscono e applicano.

Come evitare il fai-da-te e le false diagnosi

  • mai mettersi a dieta spontaneamente senza consulto medico i test necessari per giungere alla diagnosi.
  • se i test della celiachia sono negativi, vanno effettuati gli esami allergologici per  evidenziare o escludere un’allergia alle altre proteine del grano.
  • se si risulta negativi sia alla celiachia sia  all’allergia ad altre proteine del grano, si può ragionevolmente supporre la presenza della cosiddetta gluten sensitivity.