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Quanto tirano le vendite di alimenti con etichetta “free from”?

Sono i prodotti “senza” certi  ingredienti perché

  • ritenuti dannosi per la salute (intolleranze o allergie)
  • o eliminati dalla dieta.

Ecco i dati delle vendite in supermercati ed ipermercati

  • 10.003 prodotti con claim free (18,4% del totale)
  • 817 mln.€ valore vendite (28,0% del totale)
  • trend vendite + 2,3%
  • pressione promo 35,2%

Sono i risultati dell’Osservatorio Immagino che ha testato 54.300 prodotti alimentari  con etichetta Free from.

 

Come è composto il paniere dei 14 claim “free from” più diffusi?

  • Senza conservanti 7,2%
  • Pochi grassi 4,8 %
  • Senza olio di palma 3,1 %
  • Senza coloranti 3,5 %
  • Pochi zuccheri 2,5 %
  • Senza additivi 1,9 %
  • Senza grassi idrogenati 1,6 %
  • Senza OGM 1,7 %
  • Senza/a ridotto contenuto di grassi saturi 0,4 %
  • Senza glutammato 1,0 %
  • Poche calorie 0,6 %
  • Senza zuccheri aggiunti 1,4 %
  • A ridotto contenuto/senza sale 0,8 %
  • Senza aspartame 0,1 %

 

Senza conservanti, al top della pressione promo

Il più frequente sulle etichette dei prodotti alimentari e il più “pesante” in termini di vendite si conferma il claim ”senza conservanti”.

  • È presente sul 7,2% dei prodotti e genera l’11,5% delle vendite.
  • Al primo posto anche nella classifica della pressione promozionale (38,6%).
  • Nonostante ciò continua a perdere terreno.

Pochi grassi? In calo

Il secondo claim più importante del mondo del free from è “pochi grassi

  • nel  del 2017 ha lasciato sul campo il 3,1% delle vendite.
  • Un’inversione di tendenza rispetto al +2,2% che aveva ottenuto nel 2016.
  • Colpa dal calo delle vendite di latte UHT, yogurt greco, yogurt funzionali e prodotti da forno.

Senza olio di palma, quello che tira di più

La crescita più sostenuta del 2017 va al claim “senza olio di palma

  • ma perde un pò di sprint rispetto al 2016: ha avuto un incremento del 12,9% (13,5% nel 2016)
  • copre oltre il 3% dell’offerta di prodotti a scaffale.
  • trainano l’aumento dell’offerta soprattutto i prodotti da forno e i sostitutivi del pane.