Quale sarà il cibo del futuro?
- quello che nutre? Troppo poco
- cibo che nutre e fa bene alla salute? Meglio, ma non basta più.
- fa bene anche alla società e al pianeta? Ci siamo.
La parola chiave è cibo sostenibile
- Trasmette valori e li condivide con noi, i consumatori.
- Vince perché fa sentire che abbiamo uno scopo nella vita… Una causa sociale.
Seconda parola chiave: differenziazione
- Il cibo “valoriale” è creativo: tanta innovazione e tanti prodotti lanciati sul mercato
- e tanto marketing per esprimere in una moltitudine di declinazioni sempre quello: coinvolgimento ambientale e sociale.
Lo racconta l’analisi condotta su oltre 90 mila prodotti specializzati del settore cibo e bevande presenti al Winter Fancy Food Show di San Francisco dello scorso gennaio.
Macrotendenze del cibo sostenibile
Il report ne individua quattro per il 2019. Termini che hanno già conquistato il mondo della moda:
- upcycling
- ethical sourcing
- biodiversità
- cause-related products
Upcycling, alias riciclaggio 
Quindi cibi ottenuti da scarti di lavorazione e trasformati in prodotti con un nuovo valore aggiunto.
Un altro modo per ridurre gli sprechi alimentari, un’arma in più per il marketing.
Pochi esempi:
- bevande riciclata dal siero di latte
- snack ottenuti da banane troppo mature e altrimenti destinate ai rifiuti o da sottoprodotti dell’industria della birra
- succo spremuto a freddo da frutta e verdura deformate, difficili da vendere
Biodiversità ovvero colture alternative
Il cibo sostenibile è spesso attento a come e dove avviene il processo di produzione. Che dev’essere etico.
Qualche nome da ricordare se non li conosci già:
- Fagioli e farine di Bambara, nota per essere un “cibo completo” proposto da una start-up che lavora con piccoli agricoltori del Ghana
- Pongamia, un albero longevo che produce semi simili a quelli di soia
- Fonio, cereale africano antico senza glutine
- salse insalate e bevande a base di alghe provenienti dall’oceano
Prodotti in coppia con una causa sociale
Ad esempio partnership tra un’azienda profit e una no-profit. È ancora cibo etico: dobbiamo sapere sapere dove e come stato prodotto
- Es frullati a base di moringa biologica, prodotti in Africa direttamente da famiglie di agricoltori e cooperative di donne
- Carne di di bisonte prodotta in Montana occidentale grazie a tecniche di agricoltura rigenerativa
- lo snack-salvavita: se lo acquisti, parte del ricavato andrà a un bambino bisognoso.
Altri trending food
- Alimenti e bevande derivati dalla canapa, rilassante, sedativa, antiinfiammatoria, antidolorifica. C’è di tutto: oli, caffè, tè, cioccolatini, prodotti da forno, snack e persino birra e pasta
- Cibi fermentati vedi ad esempio i “fermenti del vecchio West”
- Proteine alternative alla carne: sempre sulla cresta dell’onda le diete ad alto contenuto di proteine. Non solo di origine vegetale
- Cibi essiccati: tra i prodotti “nuovi” ci sono baccalà e salmone essiccati
E il packaging naturalmente
- Devi comunicare dei valori? Parti dalla confezione, se vuoi la fiducia dei consumatori e racconta di certificazioni, accreditamenti, benessere degli animali ecc
- aumentano anche gli imballaggi sostenibili. Di cosa saranno fatti? Vegetali, ovvio. Oppure materiali riciclati o scarti. La ricerca lavora, ad esempio, su bucce di pomodoro, alghe e funghi da convertire in materiali sostenibili.